FTSEMIB: l’aspettativa delle ultime settimane non è andata delusa. La resistenza a 24900 punti è stato un ostacolo troppo forte e abbiamo assistito ad un po’ di prese di profitto. Tuttavia i supporti reggono quindi, anche se il sentiment è negativo e ci si attende un ritorno alla negatività, non è detta ancora l’ultima parola. Livelli da monitorare: al rialzo 24650 e 24900. Al ribasso 23950 e 23170.
DAX: La situazione scricchiola un po’ anche sul Dax. Accumulazione o distribuzione? Lo scopriremo probabilmente solo a gennaio. Livelli da monitorare: 14700 come prima importante resistenza e 14190 come primo supporto.
S&P500: Per Italia e Germania le resistenze statiche sono risultate cruciali. Per l’S&P500 ed il Nasdaq lo sono le rispettive resistenze dinamiche. La trendline ribassista che abbiamo evidenziato nei grafici è stata toccata ed ha respinto i prezzi che si sono nuovamente indeboliti. 4075 è l’ostacolo da abbattere per sperare in una inversione. Fino ad allora… L’orso rimarrà al suo posto.
NASDAQ: Possiamo replicare quanto scritto per l’S&P500. QUi il livello chiave al rialzo è la resistenza a 12250 insieme alla trendline ribassista.
CRUDE OIL: il petrolio la scorsa settimana ha disegnato un pullback a seguito della precedente rottura della resistenza. Ci si poteva aspettare forse un pullback di maggiore estensione, verso 84 dollari ma le vendite hanno subito ripreso il sopravvento ed il trend al momento rimane ribassista. Primo supporto a 70 $. Prima resistenza a 83,34 $.
EURUSD: riuscirà la resistenza a 1,065 a respingere la risalita dell’euro e a fare tornare gli acquisti sul dollaro? L’ostacolo è forte e per ora anche la trendline ribassista ha qualche chanche di reggere in chiusura settimanale.
BTP: Il BTP ha fatto un pullback superiore alle aspettative. Il ritracciamento lo ha riportato infatti di botto sotto alla trendline ribassista e sotto al supporto statico a 117,6 €. Supporto di breve a 116,20 €.
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