FTSEMIB: Il Ftsemib ha dato un bel colpo di reni chiudendo la settimana in positivo, sopra ai 22000 punti e disegnando un pattern di inversione. Pensare ad un ritorno sui 22600 punti non è più utopia. Supporti a 21200 e 20030. Resistenze a 22680 e 23170.
DAX: Nello scorso report avevamo scritto: “…Ora il pull back potrebbe estendersi fino a 13230”. Ci siamo arrivati vicini con un massimo settimanale a 13137. È però presto per pensare alla resistenza successiva a 13670 visto che il Dax è comunque ancora in sofferenza per la situazione congiunturale. Primo supporto a 12600 che precede il livello chiave in area 12450.
S&P500: L’S&P500 ha recuperato fino a 4000 punti come da attese del report precedente. Ora sarebbe importante superare questa resistenza e consolidare sopra a questo livello. Si è formato un pattern di inversione rialzista e questo è beneaugurante. Dopo i 4000 non avremmo grandi ostacoli fino a 4250. Primo supporto a 3850.
NASDAQ: abbiamo vissuto il recupero ipotizzato la scorsa settimana. Ora si apre una partita difficile perché i 12890 punti sono una resistenza tosta e potrebbero essere il turning point di quella che per il momento è ancora una tendenza ribassista con una possibile onda correttiva verso le resistenze. La prudenza in ottica di medio è ancora d’obbligo.
EURUSD: Nel report precedente abbiamo chiamato nuovi minimi che sono puntualmente arrivati. Ora, complice l’incremento dei tassi della BCE, dovremmo assistere ad un pull back sopra la parità verso 1,01.
CRUDE OIL: La rottura del supporto ad 85,7 dollari è stato un chiaro segnale di discesa. Ci avviciniamo all’ipervenduto e quindi ad un possibile ritest di quello che era un supporto ed ora è resistenza.
BTP: L’aumento dei tassi non ha chiaramente giovato al trend di breve del BTP che è sceso sotto a 117 segnando la chiusura più bassa dal 2013 ad oggi… E’ presto per pensare ad andare long.
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