FTSEMIB: IL Ftsemib è arrivato sulla resistenza evidenziata la scorsa settimana a 22695 punti. Intraday è stata superata un paio di volte ma mai in chiusura. Il suo influsso è stato evidente e venerdì c’è stato una correzione a smaltire solo una piccola parte dell’ipercomprato. Teoricamente prima di provare a rompere di nuovo la resistenza si dovrebbe prima scendere almeno verso il primo supporto a 22140 punti.
DAX: La scorsa settimana avevamo indicato in 13650 la resistenza cruciale. Come per il Ftsemib non è stata abbattuta in chiusura e un ritorno a 13400 sembrerebbe l’ipotesi più probabile nel breve per smaltire l’ipercomprato. Una chiusura sopra la resistenza ci proietterebbe a 14000 punti.
S&P500: Gli indici americani sono rimasti forti per tutta la settimana nonostante le notizie sulle tensioni Cina Vs. Taiwan-USA. L’ipercomprato insieme alla resistenza statica a 4200 ha comunque impedito un ulteriore allungo dell’S&P500. 4080 è il primo supporto.
NASDAQ: Nel report precedente avevamo scritto che il Nasdaq “una correzione a smaltire l’ipercomprato verso i 12.900 dovrebbe farla”. Abbiamo chiuso la settimana proprio in ritracciamento sui 12900. Ora i 12900 dovrebbero fare da supporto, se il supporto cedesse il target si sposterebbe a 12500. Prima forte resistenza a 13500.
EURUSD: Nulla di fatto nell’ultima settimana, possiamo incollare il commento delle due settimane precedenti: “il trend è ribassista quindi meglio non farsi illusioni per l’euro finché non andremo oltre 1,0370”.
CRUDE OIL: Il supporto a 90,5 ha ceduto, poi è arrivato un colpo di reni venerdì ma la recente sequanza di massimi decrescenti fa pensare che si possa scendere ancora verso 80. Prima resistenza a 105.
BTP: Il trend rialzista da segni di affaticamento a ridosso del target a 130 e anche il Bund ritraccia. Potrebbe arrivare un pull back verso 125,5.
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