Il 2018 da qualche giornalista è stato definito anno horribilis della finanza: azioni, oro, petrolio, bond, tutto in discesa, compresi asset recenti come le cripto valute. Il vero bene rifugio dell’anno è stato il Bund.

La cosa che incredibile  è che in un recente articolo del Sole 24 Ore molti degli analisti intervistati non hanno avevano decretato la fine del mercato toro…

Chi segue le mie analisi, pur nella prudenza che da sempre ci contraddistingue, dovrebbe avere avuto le idee chiare in questi mesi. L’indicatore Ematrend ha segnalato la fine del mercato rialzista sul mercato italiano a maggio. Lo sfondo dei grafici: verde nel caso rialzista, rosso nel caso ribassista, dipinto in automatico dall’algoritmo, è molto eloquente.

La fine del mercato bullish invece per S&P500 e Nasdaq è stato segnalato a inizio ottobre.

Anche petrolio ed euro dollaro sono stati direzionali e precisi nel punto di inversione.


FTSEMIB Index: Supporto rotto in chiusura il 23 dicembre… Tecnicamente si va verso un rafforzamento della tendenza al ribasso.

Premesso che i punti di inversione rialzisti, sui grafici settimanali, sono ovunque molto distanti al momento in cui scriviamo, e lo rimarranno sicuramente ancora a lungo, non è facile fare previsioni a breve, ma non è questo il compito dell’analista, e nemmeno quello del trader bensì quello di disegnare possibili scenari e strategie ad esse conseguenti.

Nel breve termine, a seguito della forte discesa del mercato americano la vigilia di Natale (ricordiamo che gli USA saranno aperti anche il 26 dicembre) due sono le ipotesi che si possono fare:

  1. La discesa dell’S&P500 troverà supporto in area 2300 alimentando un rimbalzo verso la resistenza a 2400 punti. Dopo il run up ribassista e il forte ipervenduto di breve il rientro nel canale disegnato in rosa (pull back) è uno scenario che ha buone probabilità di realizzarsi.
  2. La discesa dell’S&P500, complice il panic selling dei mercati asiatici del giorno di Natale, potrebbe raggiungere e scendere sotto ai 2300 punti. In questo caso l’onda correttiva che ne seguirà sarà di entità maggiore rispetto al caso 1: buona opportunità per chi è liquido.

I mesi di ottobre e dicembre (tradizionalmente favorevoli a una risalita delle borse) hanno fatto eccezione nel 2018. Le prime due settimane dell’anno, soprattutto la seconda, saranno importanti per capire come si indirizzeranno i flussi dei grandi investitori istituzionali per il nuovo anno.

Per quanto riguarda i BTP l’opinione (espressa in diversi collegamenti televisivi) che lo spread non si sarebbe allargato oltre i massimi autunnali è stata confermata. Nel breve abbiamo avuto diverse buone occasioni di acquisto. Attenzione però alle forti resistenze di Bund e BTP decennale che sono state raggiunte.

In queste pagine potete osservare i grafici dei principali mercati finanziari con evidenziati:

  • i principali supporti e resistenze statici su grafico settimanale;
  • il posizionamento della media mobile a 40 periodi;
  • il posizionamento dell’indicatore Ematrend da me ideato (in verde chiaro) in base al quale cambia lo sfondo del grafico (rosso per il trend al ribasso, verde scuro per quello rialzista), comprensivo del livello di inversione;
  • il canale di regressione lineare a 12 mesi;
  • Dal prossimo report inserirò anche l’indicatore RS-SIM di cui ho parlato nel recente webinar per SIAT (società italiana analisi tecnica).

Subito sotto l’analisi automatica prodotta e stampata da un algoritmo su tutti i titoli del Ftsemib.

L’analisi dettagliata di ciascun asset è oggetto di una call settimanale con i clienti istituzionali.


DAX30 future: 10400 area di supporto. Importante la tenuta in chiusura settimanale per scongiurare accelerazioni verso 9500.



S&P500: run up ribassista che chiama una onda correttiva. Magari con base da 2300?


CRUDE OIL: Il cedimento di 62.50 dollari, area di supporto sia statico che dinamico ha decretato la morte della fase rialzista partita a ottobre 2017. L’area a 43 dollari è tosta e potrebbe fermare l’orso, almeno nel breve.


EURUSD: il trend è ancora ribassista ma a 1,1270 si è formato un buon supporto. Ci siamo portati sulla parte alta del canale discendente. Accadrà quello successo a 1,19 a settembre?


GOLD: Il superamento della media mobile a 40 periodi e prima ancora quella della resistenza a 1240 dollari ha decretato una fase di recupero. Strada spianata fino a 1290?


BTP: siamo arrivati su una resistenza decisiva nel breve.



BUND: Resistenza a 164. Alert.

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