Nel 2013 presentai un indicatore sconosciuto al pubblico italiano all’Algotrading Day con Fabio Pacchioni. Dedicai all’indicatore anche un webinar e un articolo che ritrovate QUI.

Quel materiale ha trovato in un lettore, il Sig. Nicola Colombo un felice interprete, più volte mi ha ripetuto la sua gratitudine per averlo portato a conoscere lo Schaff Indicator.

Ho quindi chiesto al Sig. Colombo la sua disponibilità a condividere la sua interpretazione dell’indicatore.

Ecco quindi di seguito la sua descrizione, ringraziandolo per lo spirito di condivisione:

STRATEGIA SCHAFF INDICATOR + EMA25 + RSI

Gli elementi della strategia:

  • EMA a 25 periodi.
  • Schaff  Indicator;
  • Relative Stength Index (RSI) con settaggio standard a 14 periodi.

Tradare con questa strategia non è assolutamente complicato, ed è suscettibile a implementazioni e personalizzazioni di varia natura, come ad esempio il settaggio dei periodi della EMA e dell’RSI allineandoli a quelli dello Schaff Indicator, ovvero a 10.

Ho riscontrato personalmente che l’operatività  con time frame H1 o superiore sono sicuramente da preferire.

Ai noti livelli 30 e 70 dell’oscillatore RSI, ne è stato aggiunto uno ulteriore a 50, quale soglia di fondamentale importanza, come di seguito si avrà  modo di vedere.

Per meglio descrivere la strategia occorre necessariamente esaminare il grafico, sul quale sono ben visibili tutte le componenti d’interesse, a partire dalle linee verticali tracciate in corrispondenza degli eventi che determinano l’ingresso (fase 1) o l’uscita di un trade (fase 2).

Il segnale buy/sell è definito dal breakout dei prezzi sulla EMA, ma solo quando l’evento è confortato contemporaneamente dagli oscillatori.

Ad esempio l’ingresso short visualizzabile nel grafico come fase “1a” è identificato dalla violazione dei prezzi che dall’alto violano verso il basso la EMA. L’input viene avallato dallo Schaff Indicator che penetra verso il basso il livello 75. L’RSI va a violare al ribasso il livello 50.

L’uscita dalla posizione è determinato dal fatto che lo Schaff Indicator viola al rialzo il livello 25, ed anche l’RSI lascia presagire un rialzo del prezzi, così come poi effettivamente accade.

Le successive fasi d’ingresso (1b e 1c) e uscita dal mercato (2b e 2c) sono una replica di quanto esposto”.

Nicola Colombo

Ora sarebbe bello trasformarlo in una statistica e testarlo come trading system. Magari lo riserveremo per la terza puntata dedicata allo Schaff.