La settimana scorsa avevamo chiuso la parte introduttiva con una domanda: “Gentiloni piacerà ai mercati?” ed avevamo abbozzato questa risposta: “Un veloce passaggio di consegne dovrebbe aiutare“. Il Passaggio di consegne è stato veloce, velocissimo, tanto che se non fosse per l’assenza di Renzi e per le polemiche (a mio avviso giuste e fin troppo blande) sulla Felici come ministro dell’istruzione nemmeno ci saremmo accorti che è cambiato il Governo. Anche questo ha contribuito ad avere un mercato azionario italiano vivace (+3,47%) che è arrivato fino alla soglia dei 19000 punti con un bellissimo rally di Natale. Anche le altre borse sono state bene intonate. Attenzione però al crude oil che si avvicina con sempre più aggressività a resistenze decisive.
FTSEMIB: Gran bella settimana a Piazza Affari. Il Ftsemib non solo ha consolidato sopra i 18000 punti ma ha addirittura allungato fino alla soglia dei 19000. Rimaniamo quindi posizionati su un giudizio BULLISH. Ora siamo in presenza di una resistenza tosta: 18150, probabilmente l’ultima forte prima di avere strada spianata fino ad area 22000 punti. Complice anche il periodo oramai festivo e la chiusura d’anno imminente è difficile ipotizzare ad una veloce rottura, lo scenario più probabile è che si rimanga in trading range fino al 2 gennaio. A meno di un ulteriore segnale di forza che certamente sarebbe gradito…
DAX30: Anche il Dax30 come abbiamo sottolineato nel report precedente ha dato segnali BULLISH. Tuttavia non si è ancora allontanato in maniera decisiva dai 10800 sentendo la resistenza successiva a 11400 punti, ma una chiusura di anno sopra 10800 indurrebbe comunque all’ottimismo per il primo trimestre del 2017 con un possibile target a 12000.
S&P500: Dopo tanto correre finalmente l’S&P500 rifiata un pochino. Una correzione ulteriore a smaltire un po’ di ipercomprato di breve sarebbe fisiologica e consentirebbe di pensare a fare di nuovo un po’ di shopping. Il giudizio rimane BULLISH.
IBEX: Finalmente anche la Spagna batte un colpo. E si tratta di un colpo capace di abbattere la resistenza che reggeva da diversi mesi. Anche se in ritardo rispetto ad Italia e Germania scatta un segnale BULLISH. Siamo un po’ troppo vicino alla fine dell’anno. L’inizio del 2017, con il riassetto dei portafogli dei gestori ci dirà se si tratta di un falso segnale o no.
BTP e BUND: I minimi continuano a tenere. Il trend rimane BEARISH ma si sta formando un supporto bello tosto. Non dovremmo avere grosse novità fino al 2017.
GOLD: Trend BEARISH immutato. Si avvicinano due supporti tosti. La prima barriera che potrebbe arrestare la discesa è 1100 dollari..
CRUDE OIL: Il petrolio ha fatto un gap di esaurimento questa settimana. Ha ritracciato ma ha ritrovato quasi subito una buona forza in denaro. Una chiusura settimanale sopra a 53 ci potrebbe portare a 60 dollari.
EURO DOLLARO: La scorsa settimana avevamo sottolineato la debolezza dell’euro. I minimi hanno ceduto rafforzando i segnali BEARISH e interrompendo il lungo laterale.
- BTP
- Bund
- Euro dollaro
- Gold
- Ibex
Grafici: Visualtrader, Marketwatch Fida
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