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La vittoria di Trump e l’attesa del referendum italiano ha messo sotto pressione i Titoli di Stato italiani e anche le banche, molte delle quali sono sui supporti di breve. Sicuramente questo evento muoverà i mercati europei con decisione, quindi prepariamoci di nuovo a una volatilità elevata ma attenzione a idee preconcette perché come successo in tutto il 2016 i sondaggisti sbagliano frequentemente: 4-5 punti di vantaggio per i “NO” sono troppo pochi per non pensare che l’astensionismo non possa generare un ribaltone che coglierebbe molti di sorpresa. Anticipare l’evento senza avere chiaro dove stopparsi e/o rovesciare le posizioni può essere letale. 

ftsemibFTSEMIB: La previsione della scorsa settimana che saremmo rimasti laterali è stata confermata, del resto non è che fosse difficile ipotizzarlo visto che da parecchi mesi non riusciamo ad andare oltre la resistenza a 17400 punti e si avvicina un tema importante come il referendum costituzionale. In un momento di grande incertezza quale pazzo comprerebbe a piene mani? Più difficile invece ora che siamo vicini ai supporti sapere se reggeranno o meno. L’ipotesi più probabile però rimane la neutralità, almeno fino al 4 dicembre. NEUTRAL 

daxDAX30: La scorsa settimana avevamo evidenziato come “appena siamo tornati sulla resistenza in area 10800 si è fatta sentire la pressione in vendita“. Lo stesso è successo anche nella settimana appena trascorsa. Il tappo continua a reggere ma la resa dei conti si avvicina. Per il momento non si può fare a meno di rimanere  NEUTRAL ribadendo che “la congestione non può durare per sempre, al massimo fino a fine 2016”.

minispS&P500: L’effetto Trump ha continuato a farsi sentire e ci siamo portati vicino ai massimi assoluti degli indici americani. E’ difficile però pensare che possano essere abbattuti con facilità, piuttosto le prese di profitto rendono più probabile una correzione. NEUTRAL.

IBEX: L’indice spagnolo sente alla perfezione il supporto a 8567 e per ora non vuole saperne di uscire dalla lateralità. A questo punto è molto probabile che per instaurarsi un nuovo trend occorra attendete gennaio 2017. Giudizio sempre NEUTRAL

BTP e BUND: Il cedimento dei supporti evidenziato nelle immagini ha portato a un giudizio BEARISH, però la forza della lettera sembra essersi esaurita, soprattutto per il Bund. I rendimenti dei TdS italiani iniziano essere interessanti paragonati a quelli dei corporate, i nuovi acquisti dovrebbero frenare la discesa.

GOLD: L’oro si porta in zona critica ossia sul supporto a 1200. ‘argento invece ha ceduto già il suo supporto di breve. Fino a che non tornerà un po’ di panic selling sull’azionario USA non penso che l’oro salirà con costanza.

CRUDE OIL: Il petrolio come unnpo’ ci si attendeva nel report precedente ha rimbalzato sul supporto. La strada verso i 50 dollari è però ancora lunga e ricca di insidie.

EURO DOLLARO: Il dollaro continua a rafforzarsi. Se cedesse anche l’ultimo supporto inizierebbe un trend BULLISH. Occhi aperti. Da segnalarel’inversione di trend dello Yen.

Grafici: Visualtrader, Marketwatch Fida

DISCLAIMER: Le informazioni fornite e le opinioni contenute nel presente documento, sono supportate da un software su parametri statistici oggettivi e da strumenti di analisi tecnica noti, tuttavia nessuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, è fornita dall’Autore relativamente alla completezza e accuratezza delle stesse. Lo scopo del presente documento è esclusivamente informativo. In particolare, nulla del presente documento deve essere inteso come una raccomandazione o un suggerimento, implicito o esplicito, rispetto a strategie d’investimento o a strumenti finanziari.

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