Settimana da brividi quella appena vissuta sulle piazze finanziarie, che passerà alla storia. La vittoria di Trump alle elezioni Usa ha movimentato i mercati con ampie oscillazioni intraday, ma a ben guardare su orizzonti settimanali è cambiato poco. Le resistenze la fanno da padrone e dubito che la situazione possa cambiare nelle prossime settimane. Gli unici mercati che dicono qualcosa di nuovo sono quelli obbligazionari. Se ne è parlato poco sui media specializzati ma lo spread si è allargato e i BTP sono crollati di prezzo. La prima area di supporto ha ceduto. I prezzi potrebbero ancora scendere da qui al referendum costituzionale. Come spesso succede è l’aspettativa che muove i mercati prima ancora della notizia.
FTSEMIB: Rotazione settoriale a Piazza Affari, alcuni titoli come le utilities che si erano comportati molto bene nel periodo estivo hanno perso terreno mentre bene si stanno muovendo le banche, cementizi ed industriali. Nel complesso l’indice rimane però sempre sotto la resistenza a 17400 punti. Credo che il laterale continuerà ancora, stiamo replicando quanto avvenuto nel 2015: i primi 3 mesi direzionali seguiti da 9 mesi di noia mortale. NEUTRAL
DAX30: Il gap di apertura di lunedì, post elezioni Usa ha creato una buona occasione di acquisto sul Dax30 ma appena siamo tornati sulla resistenza in area 10800 si è fatta sentire la pressione in vendita. Rimaniamo quindi su un giudizio NEUTRAL finché take livello non sarà abbattuto con forza. Hedgiarsi finché non dovesse saltare il tappo non è una cattiva idea. Il triangolino si sta stringendo… La congestione non può durare per sempre, al massimo fino a fine 2016.
S&P500: Dobbiamo ringraziare Trump e i sondaggisti sempre fuori timing per una settimana abbastanza movimentata e che ha fatto divertire gli intraday trader. L’S&P500 recupera terreno spezzando una sequenza di massimi e minimi decrescenti che ha caratterizzato le ultime settimane. Notate come l’S&P sia rimbalzato proprio sulla trendline rialzista dai minimi dello scorso anno. NEUTRAL.
IBEX: Resistenze padrone del mercato spagnolo che non riesce a spezzare il laterale. Giudizio sempre NEUTRAL.
BTP e BUND: I supporti hanno ceduto facendo iniziare un trend BEARISH, situazione critica soprattutto per i BTP messi sotto pressione dalle mani forti per l’esito del referendum costituzionale che non piace alla finanza internazionali. Questa debolezza potrebbe continuare da qui al 4 dicembre ma lo scenario potrebbe mutare rapidamente. I rendimenti in aumento dovrebbero fare tornare il denaro e il mese prossimo la mano di Draghi dovrebbe tornare a farsi sentire.
GOLD: L’oro scende nell’ultima seduta della settimana ma in ottica di medio periodo rimane laterale. A questo punto dovremo forse attendere il 2017 e un ritorno dell’avversione al rischio per sperare che possa abbattere i 1400 dollari.
CRUDE OIL: Il petrolio continua a sentire alla perfezione resistenze e supporti e se dovesse mantenere fede a questo suo andamento ora dovrebbe rimbalzare di nuovo verso l’alto.
EURO DOLLARO: Il dollaro si è nuovamente rafforzato anche nel post elezioni ma ora arrivano aree di prezzo decisive. Giudizio su grafico settimanale NEUTRAL.
- BTP
- Bund
- Crude Oil
- Gold
- Ibex
- Euro dollaro
Grafici: Visualtrader, Marketwatch Fida
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