Un paio di giorni fa mentre ero a Londra per business una email tra tante ha attirato la mia attenzione.
Iniziava così:
Buon giorno Dr Malverti, il mio peggior incubo si è avverato e ho perso in una operazione quasi tutto. Le ragioni di questo errore sono molteplici e non mi dilungo ...è successo e non posso tornare indietro. Lei mi può aiutare a cercare di recuperare qualcosa in un arco temporale ragionevole ? I capitali che mi restano sono poche decine di migliaia di euro.
[…]
Questo trader si è rovinato non applicando lo stop a leva su un’unica posizione. Naturalmente lascio il tutto in forma anonima e senza ulteriori dettagli ma email simili mi sono capitate altre volte e sono sicuramente la punta dell’iceberg; credo di aver trattato già il tema ma non si può fare a meno di tornarci sopra.
Non pensiate che si tratti di un neofita perché l’ho pensato subito anche io: “ecco il classico che inizia a fare trading attirato da illusione di facili guadagni senza capire un h di cosa sta facendo e si brucia con la leva“.
Invece no, nell’email successiva il trader mi scrive di non essere affatto uno sprovveduto o un neofita ma, citando, testuali parole “mi è mancata per un periodo la lucidità“.
Ora vorrebbe recuperare la perdita ma si sente troppo provato, a maggior ragione dopo la perdita si sente insicuro e ansioso e chiede aiuto a me per aiutarlo a gestire meglio l’emotività.
Questa frase però denota il problema di fondo di molti: non avere aspettative realistiche. Sempre lui mi scrive “… come unica soluzione vedo il lavoro sui futures. Ho studiato grafici in real time per due anni e penso che 1.000 € al giorno siano alla portata”.
Vero, 1.000 € al giorno o più sono alla portata di molti bravi trader (sottolineo bravi e in ogni caso non certo con 10.000 € di partenza) ma il problema non sono i 1.000 € al giorno ma che è impossibile continuare a farli stabilmente. La storia è piena anche di grandi e famosi trader che hanno guadagnato grandi cifre per poi perderle (ma sono famosi solo per le vincite…).
Dopo una buona striscia vincente arriverà il giorno che invece di guadagnare 1.000 € ne perdi 500 o 1.000 €. Il giorno seguente per raggiungere il tuo target di recupero mensile sarai sotto di 1.000, sarai portato ad esagerare, sarai ancora meno lucido e rischierai di perderne altri 1.000. A quel punto la frittata è fatta, sei entrato nel vortice.
Seguire un trading system o segnali di terzi (premettendo che nessuno ha la bacchetta magica) pure aiuterà solo in parte. Un trading system medio guadagna il 55% dei trades lasciando freddamente correre i guadagni e tagliando le perdite. Un trader già provato, abituato a fare il contrario riuscirà a seguirlo con disciplina? Il più delle volte no.
Purtroppo gli errori sono sempre gli stessi:
1) mancanza di diversificazione;
2) eccesso di fiducia nelle proprie capacità (anche e soprattutto mentali);
3) darsi dei target (non solo di mercato ma anche di guadagno) e in questo modo si tagliano i profitti mentre si lasciano correre le perdite;
4) aspettative non realistiche sulle performance di mercato (molto anche per colpa di peracottari da social network, gestori abusivi, introducing broker e altro che i soldi non li fanno certo col trading vero).
5) sottostimare i rischi.
Il trading è un mestiere. Va preso sul serio e bisogna prendere tutti quegli accorgimenti per durare nel tempo. Si possono tagliare grandi traguardi nel breve tempo prendendosi dei rischi, ma il guadagno veloce ha sempre il suo prezzo, che di solito è restituire tutto al mercato.