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marketwatchIn una settimana è successo di tutto! Abbiamo assistito ad un evento storico, anche borsisticamente parlando, ed i numeri che ne sono usciti sono impressionanti: -12% per la Borsa Italiana. Nemmeno l’11 settembre 2001 le perdite erano state così alte. Tutto questo merita un approfondimento.

Il mio tweet di giovedì sera

Il mio tweet di giovedì sera

Partiamo dal report del 20 giugno in cui avevamo ipotizzato un recupero delle borse, che si è effettivamente concretizzato con alcune sedute euforiche sull’aspettativa di permanenza dell’Inghilterra nella UE. Avevamo scritto: “[…] ora, quando in molti stanno chiudendo il recinto con i buoi già in fuga, potrebbe essere il momento buono per una reazione degli indici azionari. Tecnicamente infatti si nota come esattamente come a febbraio, in prossimità dei minimi annuali del Ftsemib sono arrivati dei compratori in grado di disegnare una candela con una chiusura forte rispetto ai minimi settimanali”.

Mano a mano che le borse salivano e si approssimava il referendum abbiamo iniziato a mettere in guardia sui rischi di andare long (ossia assumere altre posizioni al rialzo) sia in questa intervista che in questo articolo mandato in mailing list intitolato “compra sull’aspettativa e vendi sulla notizia”. Ritenevo più probabile la Bremain della Brexit ma in ogni caso ipotizzavo un mercato ribassista (meno forte chiaramente nel primo caso” perché sappiamo che certe notizie sono scontate in anticipo. Se poi sono totalmente inattese e i più hanno scommesso (è il caso di dirlo) sul long… Succede quel che abbiamo visto. Hedging! = controllo del rischio. Se non conoscete questa parola da oggi iniziate a famigliarizzarci. 

fibFTSEMIB: Tutto in una settimana, ossia abbiamo raggiunto e superato il target a 17500 indicato nel report del 20 giugno prima dell’apocalisse. Ora siamo sui minimi di febbraio e la chiusura di venerdì è stata veramente brutta, a tal punto che è inferiore anche a quella del febbraio 2016. Che non ci sia stata una reazione sul supporto sotto ai 16000 fa temere che il mercato italiano possa scendere fino al supporto successivo a 15000 punti. Vedremo lunedì se ci sarà una reazione. Non bastasse la Brexit ci sono anche le elezioni spagnole che pendono come una spada di Damocle sulle piazze finanziarie. Penso non sia necessario dire che occorre molta cautela e ridurre le quantità investite con questa volatilità…

DAXDAX30: Anche il Dax dove aver superato il target al rialzo indicato la scorsa settimana ha pagato dazio con una perdita pesante venerdì ma l’impostazione non è ancora bearish, come si vede dai livelli grafici. Il giudizio rimane  NEUTRAL.

minispS&P500: Cosa dovremmo aggiungere a quanto scritto il 20 giugno? Credo nulla: Sul mercato Usa abbiamo assistito ad un accenno di quel ribasso che abbiamo annunciato due settimane fa con queste parole: […] Siamo sul top della congestione, la compressione di volatilità è analoga a quella dell’agosto scorso e c’è pure (parte bassa del grafico) una divergenza ribassista. Almeno un campanello d’allarme dovrebbe risuonare. Il giudizio è  NEUTRAL. Aggiungiamo solo che tra 2000 e 1987 mi aspetto una reazione corposa del mercato USA.

IBEX: Anche per l’Ibex come per l’indice italiano abbiamo un nuovo minimo e una chiusura molto debole con un forte -6,87%, ma si parla di pochissimi punti. Una discesa intrasettimanale ma una chiusura in recupero sopra ai minimi indicherebbero una inversione di breve. Occhi puntati su 7743..

BTP e BUND: Cose folli si sono viste anche sui futures obbligazionari. Avevamo dato un giudizio NEUTRAL la scorsa settimana. In pieno QE io credo che la discesa del BTP nel breve (prima di ulteriori tensioni sullo spread forse in autunno) sia stata una buy opportunity. 

CRUDE OIL: Nulla cambia al report del 13 giugno. Solo conferme: “Potremmo ripetere il giudizio della scorsa settimana. 50 dollari è una resistenza fortissima e lo sta dimostrando. Da qui in avanti la lateralità dovrebbe essere dominante”. 

EURO DOLLARO: Anche qui in una settimana è successo tutto il contrario di tutto. Abbiamo testato la resistenza a 1.1468 come da attese, l’euro ne è stato respinto ed è sceso fino al supporto indicato a 1,1036 chiudendo sopra. Siamo quindi di nuovo perfettamente laterali con giudizio  NEUTRAL. Nuovi minimi invece della sterlina contro euro e contro dollaro. Il trend di indebolimento in atto da agosto 2015 con la brexit si è rafforzato di colpo dopo il pullback che si era visto tra aprile e giugno.

GOLD: Sull’oro c’è una novità: rottura della resistenza a 1300 e quindi giudizio che torna a BULLISH come avevamo preannunciato.

Grafici: Visualtrader, Marketwatch Fida

DISCLAIMER: Le informazioni fornite e le opinioni contenute nel presente documento, sono supportate da un software su parametri statistici oggettivi e da strumenti di analisi tecnica noti, tuttavia nessuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, è fornita dall’Autore relativamente alla completezza e accuratezza delle stesse. Lo scopo del presente documento è esclusivamente informativo. In particolare, nulla del presente documento deve essere inteso come una raccomandazione o un suggerimento, implicito o esplicito, rispetto a strategie d’investimento o a strumenti finanziari.

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