Vi ricordate di Kit, l’automobile parlante che guidava da sola? E chi non ha visto almeno una volta “Terminator” o altri film in cui le macchine arrivavano a prendere il sopravvento sull’uomo?
Sarà per il condizionamento derivante dai film, sarà per un retaggio derivante dagli albori della rivoluzione industriale ma l’uomo medio ha sempre visto con sospetto e diffidenza le macchine.
La stessa diffidenza la sperimento ogni giorno in finanza da 15 anni a questa parte. Oramai i robotrader hanno più che dimostrato la loro efficacia. Con la loro efficienza hanno mandato in pensione la maggior parte degli “scalper” (avete notato che persino il termine scalper è oramai in disuso?), ossia quegli operatori che compravano e vendevano sul filo dei secondi effettuando centinaia di operazioni al giorno. Eppure c’è ancora chi spesso mi dice: “Ti affidi a dei computer?? Per una attività difficile come il trading di borsa??“. Proprio perché il trading è una attività difficile, complessa, che richiede decisioni veloci, una alta soglia di attenzione, di monitorare tanti parametri e logorante i computer possono svolgere egregiamente il loro compito ed è uno dei settori in cui i robot la fanno da padrone, senza che magari tanti se ne rendano conto… Ma l’utilizzo massiccio dei robot non si ferma alla finanza o nel settore bellico e militare.
Qualche settimana fa una mamma davanti a scuola mi esterna le sue preoccupazioni per il figlio che deve decidere cosa studiare dopo le scuole medie e mi dice “… […] D. vorrebbe fare elettronica ma secondo me sono in troppi oramai…” E io… “Dipende dai punti di vista, la robotica ad esempio è in continua espansione e non credo si fermerà…“.
Se vi documentate su riviste e su internet noterete come i robot stanno iniziando a prendere piede in tutti i settori e già ora si iniziano ad intravedere scenari da film di fantascienza di qualche anno fa.
FCA e Google collaboreranno allo sviluppo di automobili che si guidano da sole (così come altre case automobilistiche). Yamaha ha sviluppato un robot in grado di guidare una moto (e già c’è chi fantastica su gare in moto con i robot a guidare le moto al posto di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo).
Per quanto riguarda le auto scenari futuristici sono già realtà: ad esempio è notizia di questi giorni che è nato il primo campionato di automobili senza piloti. Dal 2017 “robo-race” sarà a contorno del campionato di Formula E (auto a propulsione elettrica).
Inoltre sappiate che Asimo (prodotto da Honda), uno dei primi umanoidi, è in continua evoluzione, interagisce perfettamente con gli esseri umani tanto che aspetta i visitatori stranieri al posto di controllo dei passaporti dell’Aeroporto di Narita, per presentare la tecnologia giapponese.
I robot ruberanno il lavoro agli esseri umani o li aiuteranno in tutto, lavoro compreso? Io credo alla seconda ipotesi. La robotica è il presente ma sarà soprattutto il futuro in quasi tutti i settori possibili, compreso quello medico-sanitario. Se pensate che i robot possano essere causa di licenziamenti e incremento della disoccupazione leggetevi questo articolo di Randstad: “Robotica e lavoro: come sta cambiando lo scenario“.
Il futuro è adesso. Capirlo, così come successo in finanza negli ultimi anni, farà la differenza tra chi sarà in grado di evolvere il proprio know-how e starà al passo con i tempi e chi si estinguerà.
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