marketwatchLe borse in settimana hanno continuato a scendere ma questo lo vedono tutti. Quello che forse ad alcuni forse sfugge è che ci sono forti similitudini con quanto accadde nel 2008. Quell’anno l’S&P500 chiuse la seconda settimana dell’anno (metà gennaio) rompendo la trendline rialzista che sosteneva i prezzi da 4 anni. Venerdì scorso si è verificata la stessa cosa, dopo un trend bullish che sembrava infinito le borse Usa hanno prima vissuto un laterale di 12 mesi per poi scendere e rompere i supporti dinamici.

Vivremo un nuovo 2008 o forse peggio? Nessuno ha la sfera di cristallo, difficile sapere quando le borse smetteranno di scendere, certo è che l’impostazione è ora bearish e la prudenza deve essere la regola.

Ftsemib

Ftsemib

FTSEMIB: La scorsa settimana avevamo modificato il nostro giudizio da neutral a BEARISH. Abbiamo assistito ad un timida reazione prima che le vendite riprendessero il sopravvento. Come scritto nel report precedente e anche dovesse esserci un rimbalzo corposo dovrebbe essere di nuovo occasione per aprire posizioni corte. Ribadiamo che solo un ritorno in close sopra i 21000 punti potrebbe negare il segnale short sul time frame weekly.

Dax30

Dax30

DAX30: Il Dax30 non lascia solo il Ftsemib e lo segue sulla strada del ribasso, rompe la trendline che avevamo evidenziato sui nostri grafici e genera un bel segnale BEARISH interrompendo il laterale. Quindi anche in questo caso un rimbalzo (del gatto morto?) sarà occasione di vendita short.

S&P500

S&P500

S&P500: La scorsa settimana avevamo scritto: “Brutta, bruttissima chiusura di settimana per gli indici americani, ma dopo l’aumento dei tassi in Usa si tratta di un qualcosa abbastanza atteso. Una chiusura inferiore alla trendline verde rafforzerebbe il segnale BEARISH”. La chiusura di venerdì è stata ancora peggiore soprattutto perché ha abbattuto un supporto molto importante, un colpo di reni dell’indice c’è stato ma gli ha provocato solo mal di schiena… Il rimbalzo arriverà ora?

BTP e BUND: Giudizio BULLISH sia su daily che weekly invariato con qualche tensione in più sul BTP.

CRUDE OIL: dall’11 gennaio: “il trend non lascia dubbi, ha ceduto anche l’ultimo supporto”. Siamo ancora BEARISH però i margini di discesa iniziano in teoria ad essere sottili.

EURO DOLLARO: NEUTRAL

GOLD: Idem come da 11 gennaio: “il rimbalzo non è ancora sufficiente per generare un segnale di inversione rispetto al trend BEARISH”.

Grafici: Visualtrader, Marketwatch Fida