La prima tentazione sarebbe quella di non scrivere nulla per segno di lutto per la tragedia di Parigi, ma riflettendo a mente fredda occorre anche pensare al rispetto di chi ti legge, a chi ha investito i propri risparmi e cerca un parere (anche se limitato a un report free di poche righe); inoltre non bisognerebbe ragionare troppo “di pancia” perché se ci fermassimo per ogni tragedia o ingiustizia che succede nel mondo (e non solo quelle più vicine a noi) non si andrebbe avanti mai.
Scriviamo così poche cose senza grafici ma con una foto di una luce, una stella cometa che illumina la notte buia.
Veniamo ai mercati finanziari: sarebbe troppo facile pronosticare che i mercati domani possano subire un tracollo. E’ possibile. Ci sono però alcune differenze rispetto all11 settembre 2001: allora l’attentato alle Twin Towers avvenne a mercati aperti, l’attentato a Parigi di venerdì 13 a mercati chiusi. Inoltre nel primo caso venne colpito il cuore della finanza mondiale, nel secondo caso no. Questo non significa che l’attentato di Parigi sia meno grave di quello di NY ma solo che i mercati potrebbero reagire meno emotivamente e se ribasso sarà potrebbe non essere un bagno di sangue, quindi attenzione a farsi prendere dal panic selling prima che vengano rotti supporti chiave di medio periodo.
La scorsa settimana ci eravamo portati prudenzialmente da Bullish a Neutral sui mercati azionari europei perché in particolare il Dax era arrivato su resistenze importanti. La discesa c’è stata e una apertura in gap down che non intaccasse i supporti potrebbe anche essere una buy opportunity. In queste situazioni meglio avere una prospettiva di breve.
Sul fronte bene rifugio invece l’oro è sui supporti, chissà che non sia la volta buona che rimbalzi.