Il difficile viene ora: ossia se i segnali di una imminente esplosione di volatilità erano abbastanza evidenti non così delineata è l’attuale situazione che ne è seguita con una inversione a V molto violenta, quasi quanto la discesa. In ottica di rimbalzo di breve i trading system si sono messi long quasi tutti gli intraday, su orizzonti daily invece hanno comprato solo su pochissime azioni, mentre su indici, salvo recupero ulteriore sopra ai supporti che hanno ceduto negli ultimi 10 giorni, andranno a cercare degli short. In poche parole i segnali di negatività non sono ancora stati smentiti, ribadiamo prudenza e portafogli leggeri probabilmente fino a fine settembre.
FTSEMIB: Il FTSEMIB dopo essersi portato sotto ai supporti ha risalito velocemente la china disegnando un key reversal up. Per il momento sembrerebbe un rimbalzo tecnico. L’impostazione cambierebbe in caso di consolidamento sopra i 22000 punti. Per ora i segnali rimangono BEARISH.
DAX30: Il recupero del Dax è stato di pari entità rispetto a quello italiano, però la distanza dai massimi annuali è talmente ampia da rendere più evidente l’impostazione ancora negativa nel breve. Il giudizio BEARISH è confermto.
S&P500: Vale il discorso fatto per il Dax30. Nonostante il rimbalzone i segnali di ribasso sono ancora validi e quindi al momento è consigliabile mantenersi sottopesati su azionario Usa per evitare spiacevoli sorprese. BEARISH.
EURO DOLLARO: Anche l’euro torna indietro dopo lo scatto in avanti, si è appoggiato alla trendline rialzista che parte dai minimi annuali, quindi fino alla sua eventuale rottura il segnale è BULLISH.
BUND e BTP: La scorsa settimana scrivevamo “Le resistenze si fanno sentire e viste le incertezze dell’azionario qualcuno potrebbe approfittare per prendere profitto anche sull’obbligazionario”. Così è stato ma l’obbligazionario sembra avere trovato di nuovo il suo bottom. Torniamo a BULLISH da NEUTRAL.
- Btp
- Bund
- Crude Oil
- Gold