La tartaruga:
Prendi una calda e stellata sera di luglio.
Aggiungi un amico, appassionato di trading, che viene a trovarti per chiederti un libro da leggere sotto l’ombrellone.
Inizia così una insolita serata in giardino a parlare senza peli sulla lingua di trading, di gain e di loss.
Eddy (nome di fantasia) si trova dopo parecchi mesi all’incirca lo stesso capitale che aveva quando ha iniziato a fare trading sul Dax (mini). Per sua ammissione è un trader che galleggia.
A volte guadagna mille €, a volte ne perde 2000, poi magari ne riguadagna altrettanti e il suo capitale oscilla più o meno sulla linea di partenza. Eddy fa trading mentre si occupa di altro, con una attività di artigiano ogni tanto butta un occhio alla borsa e decide di fare un trade sulla base di considerazioni un po’ tecniche, un po’ in base alle analisi che legge su un paio di gruppi di facebook tra i più seguiti. Non ha un metodo Eddy, ma non è nemmeno uno sprovveduto, per cui sbaglia spesso preso dall’ansia di operare, ma riesce a non farsi prendere la mano e soprattutto non lascia correre le perdite e non eccede con la leva, cosa che lo ha aiutato a preservare il capitale.
Lui stesso si è accorto di una cosa: le volte in cui guadagna di più è quando si dimentica di guardare alla borsa preso dal lavoro: in quei casi se il suo stop loss (che inserisce sempre) non viene colpito chiude il trade con guadagni superiori rispetto a quando rimane incollato a guardare il monitor e viene preso dall’ansia di monetizzare il guadagno.
La lepre:
Alcune settimane fa mi scrive una persona che sostiene di guadagnare 100 € al giorno e poi di andarsene al mare. In tre mesi di trading sostiene di essersi fatto lo stipendio. Non è il primo che mi scrive cose simili e riconosco al volo la casistica per averla vissuta anche io. Capisco subito come andrà a finire.
Possono capitare strisce vincenti particolarmente lunghe. Ti fissi un obiettivo (50 o 100 €) al giorno e per un po’, e se hai la fortuna di vivere fasi di congestione, tenendo target molto stretti e stop larghi, riesci nel tuo intento.
Prima o poi però il mercato cambia. Arriva il giorno in cui il mercato ti va contro violentemente, per un po’ non chiudi la posizione, vai sotto, ti fai prendere dal panico e chiudi in perdita. Il giorno successivo sei sotto del mancato guadagno di 100 € e della perdita (ipotizziamo) di 200 €. Per raggiungere il tuo target dei 100 € e farti lo stipendio mensile devi guadagnarne 300 €. L’ansia non ti aiuta, e se il mercato ha svoltato e preso direzione il giochino di prima non funziona più. Sulla alta volatilità il trader da 100 € al giorno, che non ha un vero e proprio metodo, va in crisi.
Succede così che la lepre mi scriva disperato chiedendo consiglio perché la settimana scorsa ha perso 4000 €, cioè il guadagno di due mesi in 5 sedute.
Chi avrà più possibilità di riuscire a diventare disciplinato prima di azzerare il capitale secondo voi?
La lepre o la tartaruga?
Il miglior consiglio che si possa dare è che occorre lavorare su 3 aspetti.
1) il capitale psicologico;
2) il capitale monetario;
3) il metodo.
Tutti e tre devono comporre il giusto puzzle. Se uno dei 3 punti non è adeguato prima o poi ci si farà molto molto male (economicamente parlando).
PS: un pizzico di modestia aiuta sempre…
Fonte immagine: ilgrilloelaformica.com